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Il Punto di Luca
Campionati Assoluti Primaverili - Livorno
Di certo questa edizione
degli assoluti primaverili non passerà alla storia come quella dove l’Italia ha
fatto paura al mondo intero nell’anno olimpico, ma da un lato spinge la
turbolenza di un ricambio generazionale, dall’altra rimangono le “vecchie”
guardie non disposti a mollare così facilmente. Le due facce da copertina del nuovo corso
natatorio italiano sono, in questo momento, Federica Pellegrini e Filippo
Magnini: la prima macina record con una semplicità quasi imbarazzante, e le
sue prestazioni la lanciano di gran carriera verso Atene; il secondo, dopo aver
messo in riga tutti i duecentisti, si dispera al
termine dei 100 per non essere sceso sotto i 49 secondi. Ci sarà tempo per
questo, magari in una vasca più importante! La rana del dopo Fioravanti vive un momento di indecisione su chi sia il vero leader della specialità: Terrin nei 50
sembra poter dare il meglio di se in corta, ma come non parlare bene di Paolo Bossini
e Loris Facci? Due biglietti
staccati per Atene nei 200, precedendo il bronzo olimpico Rummolo, li mandano
all’olimpiade per ora con il solo obiettivo di fare esperienza. Tra le femmine, smuovono la situazione Chiara Boggiatto con due record
nazionali (100 e 200 rana), Alessandra
Cappa con il record nei 100 dorso e Cristina
Maccagnola nei 50 farfalla. E ad avere il pass per
Atene, oltre ai quattro specialisti dei 200 stile (Magnini, Brembilla, Beccari, Cappellazzo) e Lorenzo Vismara nei 50 stile (22.35), c’è anche un sorprendente Luca Marin
nei 400 misti: 4.16.34 e ed un avvertimento all’influenzato Boggiatto. Ma la nostra personale
copertina è occupata dall’ex “campione dei 150” Paolo Villa, promosso ora con lode a campione dei 200 farfalla, e
con un tempo (1.58.98) che lo manda dritto alla Madrid europea: di certo la
soddisfazione è enorme per un ragazzo da anni in cerca dell’affermazione
definitiva. Ora Paolo ha l’occasione di dimostrare quanto vale in un
palcoscenico internazionale, di tenere alti i colori della provincia di Varese
e di sognare qualcosa di ancora più grande. E tutto il Busto Nuoto
sembra trarre beneficio dallo stato di grazia del suo leader: molti degli
atleti di coach Leoni si sono piazzati bene nelle finali di Livorno, a
cominciare dal quarto posto di Leonardo
Federici nei 50 dorso (a nove centesimi dal podio) in una specialità che,
ad onor del vero, risente di un periodo di stallo che mantiene ai vertici due
veterani come Merisi e Laera. Benissimo anche Luca Jacopo Rossoni: per lui un ottavo
posto nei 100 rana (1.03.81) e un sesto nei 50 (29.13), con due tempi limite
per gli euro-junior di Lisbona ed un ormai affermata presenza ai vertici
nazionali. Una finale anche per Mattia Masperi nei 200 rana, ottavo con 2.22.62, e per Giovanni Rossi nei 50 stile, ottavo in
23.51. L’Ispra Nuoto ha invece calato gli assi tra le
donne, dove ha raccolto ottime prestazioni a partire da Luisa Striani. Purtroppo per l’atleta di coach Vardaro
è solo sfiorata la partecipazione alla terza olimpiade, in virtù del quinto
posto nei 100 stile, piazzamento di tutto rispetto ma che lascia con l’amaro in
bocca per il traguardo mancato di così poco. E sfiorato è il podio dei
200 farfalla per Veronica Rodà, che
con il suo personale in 2.13.02 è giunta quarta e sembra aver finalmente
ritrovato la forma di un tempo, dimostrata anche con il quinto posto nei 400
misti in 4.56.91. Le ragazze trovano poi due settimi posti nelle staffette
4x100 mista (De Iorio, Venice, Rodà, Striani) e 4x100 stile (Striani, De Iorio,
Rodà, Colombo, quest’ultima atleta del 1990). |
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