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Manifestazione POLHA del 24/03/2002 La manifestazione organizzata dalla POLHA di Varese il 24/03/2002 alla Piscina Robur et Fides di Varese ha potuto contare sulla partecipazione di atleti agguerritissimi che hanno dato vita a gare molto appassionanti. Alla gara hanno preso parte 13 Società Sportive provenienti da Lombardia e Piemonte composte da disabili fisici (paraplegici, tetraplegici, amputati, spastici) e non vedenti. Tutte le Società sono affiliate alla FISD (Federazione Italiana Sport Disabili). In qualità di "ospite" ha partecipato la "ASA Varese", che si occupa di Handicap Mentali, ed è stata invitata come ulteriore testimonianza della realtà sportiva per disabili del territorio di Varese. Alcune società regolarmente iscritte hanno dato forfait a causa di problemi tecnici e influenze varie. La gara si è svolta regolarmente secondo il programma orario, con cronometraggio a cura della Federazione Italiana Cronometristi e Giudici di gara della FIN. Il Regolamento FISD per il nuoto è, dove possibile, uguale a quello della FIN. Gli atleti gareggiano suddivisi per categorie dalla S1 alla S13 ("S" sta per SWIMMING, "nuoto" in inglese), a seconda del tipo di handicap e della lesione di cui sono gravati. Per la POLHA-VARESE, società organizzatrice della gara erano in vasca:
Alcune note su questi atleti della POLHA-VARESE:
Per gli altri ci sono ancora altre possibilità di qualificazione, in particolare alle gare di Bergamo, Varedo, Gallarate 2 giugno (organizzata dalla Società dei Ciechi Sportivi Varesini). In questa occasione sono stati migliorati i seguenti primati nazionali:
Particolarmente commovente il momento della premiazione di 3 bambini, ovvero i 3 atleti più giovani (categoria esordienti) della gara: una delle due coppe in memoria della Dott.sa Moroni è stata consegnata a Federico Morlacchi (9 anni) della POLHA-VARESE, che è stato premiato insieme a Emanuele Parolin (10 anni, sempre della POLHA) e a Samuele Castiglione (10 anni, della PAD di Busto Arsizio). La manifestazione si è conclusa con la vittoria a pari merito della POLHA Varese e dell'OSHA ASP Como. Al terzo posto si è classificata la Polisportiva Milanese. Il trofeo "Memorial Dott.sa Moroni" è stato consegnato dalla figlia, Sig.ra Maria Bulgheroni, alla OSHA-ASP, come stabilito dalla POLHA VARESE che ben volentieri lo ha ceduto alla squadra ospite. Un discorso particolare meritano allenatori e tecnici della POLHA. La squadra di nuoto è allenata da Giovanni Magro, Silvia Marchetti, Walter Zacchini, e coordinata dalla Responsabile e Consigliera di Settore Annamaria Berengan Marchetti. Ricordiamo infatti che essendo la POLHA è una polisportiva nella quale vengono praticate ben 9 discipline: atletica leggera, nuoto, tennis tavolo, tiro con l'arco, sci, ciclismo, equitazione, kayak, subacquea. Si può quindi facilemnte comprendere che il ruolo di questi consiglieri-coordinatori è ESTREMAMENTE importante per poter gestire al meglio le molte e diverse attività , che afferiscono a diverse federazioni del CONI, utilizzano diversi impianti sportivi, diverse attrezzature da gara, e devono osservare Regolamenti Tecnici diversi. Al momento della premiazione, al fianco di Daniela Colonna-Preti Presidente della POLHA Varese, c'erano varie autorità varesine e personaggi importanti per il passato, il presente e il futuro del nuoto per disabili a Varese:
Si ringraziano sentitamente gli sponsor della piscina e tutti coloro i quali che hanno sostenuto la gara del 24 marzo:
Un grazie particolare ai volontari, genitori e tutti quanti hanno contribuito allo svolgimento della gara. E ora uno sguardo al futuro e un appello da parte della presidentessa della POLHA Varese: "Il sogno della POLHA sarebbe di poter godere di uno spazio acqua come quello concesso dal Comune di Como all'OSHa Como: questa società può disporre in modo esclusivo della piscina Olimpionica dalle 9.00 alle 11.00 del sabato mattina. Potremmo così riunire la squadra almeno 1 volta alla settimana e ottimizzare gli allenamenti: adesso i nostri atleti sono suddivisi in 3 spazi acqua diversi, e i nostri allenatori devono fare corse e salti mortali per arrivare dappertutto. Ricordo che lo spazio-acqua necessario ad un atleta-nuotatore disabile è purtroppo maggiore di quello che normalmente serve ad un atleta "normodotato", proprio per la presenza dell'handicap che limita i movimenti e rallenta stile ed andatura... Non ci si stupisca, quindi, se durante un allenamento di nuotatori disabili le corsie sembrano "vuote" perchè contengono solo 5 atleti disabili... il motivo è questo!" Ecco alcune foto della manifestazione. Cliccando sulla foto, essa si ingrandirà e potrete inviarla come cartolina.
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